Sei in vacanza all’estero e hai subito un sinistro stradale?
Ogni anno, migliaia di italiani subiscono sinistri stradali all’estero, sia come conducenti che come passeggeri. Il pensiero di essere coinvolto in un incidente all’estero può essere spaventoso, ma è importante conoscere i tuoi diritti e sapere cosa fare in caso di incidente. In questo articolo, esamineremo tutto ciò che devi sapere in caso di sinistro stradale all’estero, compreso il risarcimento dei danni.
Cosa fare in caso di incidente stradale?
Sono molti italiani che si recano all’estero per lavoro o per svago e può capitare di incorrere in un sinistro stradale. Subire un sinistro stradale in un paese straniero può essere un’esperienza traumatica e spaventosa. Non solo ci si trova in un ambiente sconosciuto, ma spesso ci si deve confrontare con le barriere linguistiche, le normative locali e le procedure legali complesse.
In questo articolo, ti illustreremo le procedure da seguire e i diritti a cui hai diritto per richiedere il risarcimento dei danni in caso di sinistro stradale all’estero. Inoltre, forniremo alcune utili informazioni sulla competenza territoriale e su come gestire i sinistri stradali con lesioni gravi all’estero tra italiani.
In caso di sinistro stradale all’estero, la prima cosa da fare è mantenere la calma e seguire alcuni semplici passaggi.
- Assicurati che tutti siano al sicuro e chiedi aiuto se necessario
- Contatta la polizia e fai una denuncia
- Fai tutte le foto e video possibili del luogo dell’incidente e dei veicoli coinvolti, se possibile
- Scambia informazioni con l’altro conducente, compresi i dati del veicolo e le informazioni sull’assicurazione
- Contatta l’assicurazione e inizia la procedura per ottenere il risarcimento dei danni
Quali sono i tuoi diritti in caso di sinistro?
Il risarcimento dei danni in caso di sinistro stradale avvenuto all’estero dipende dalla normativa del paese in cui si è verificato l’incidente. In generale, ci sono due tipi di sistema di risarcimento dei danni in caso di incidente stradale all’estero: il sistema del tort e il sistema no-fault.
Nel sistema del tort, la colpa viene attribuita a una delle parti coinvolte nell’incidente e il risarcimento dei danni viene calcolato in base al grado di responsabilità. In questo caso, se sei l’innocente nel sinistro, dovresti essere in grado di ottenere il risarcimento dei danni dal conducente colpevole o dalla sua compagnia assicurativa.
Il sistema no-fault, presente in alcuni Paesi, rappresenta una novità rispetto al sistema tradizionale di responsabilità civile per i sinistri stradali. Questo sistema prevede che, in caso di incidente, il risarcimento dei danni subiti dalle vittime sia garantito indipendentemente dalla valutazione della responsabilità del conducente.
In questo modo, le vittime di un sinistro stradale vengono tutelate e ricevono il risarcimento dei danni in tempi rapidi, senza dover attendere l’esito di lunghe e costose azioni legali per stabilire la responsabilità.
Il sistema no-fault, tuttavia, non è privo di critiche. Alcuni sostengono che questo sistema, privo di una valutazione della colpa, possa incentivare i conducenti a comportarsi in modo irresponsabile alla guida, in quanto non si sentono chiamati a rispondere delle proprie azioni.
Inoltre, questo sistema potrebbe portare ad un aumento dei premi assicurativi, in quanto le compagnie di assicurazione dovranno coprire i costi del risarcimento dei danni anche in assenza di una responsabilità accertata.
In definitiva, il sistema no-fault rappresenta una scelta politica e culturale di alcuni Paesi che intendono garantire un’adeguata tutela delle vittime di sinistri stradali. Tuttavia, la scelta di adottare questo sistema deve essere attentamente valutata alla luce delle specificità del contesto nazionale e dei suoi effetti sul comportamento dei conducenti e sul mercato assicurativo.
Le leggi di quale paese vengono applicate per il risarcimento?
Il risarcimento dei danni in caso di sinistro stradale all’estero dipende dalle leggi del paese in cui si è verificato l’incidente. Se l’incidente è avvenuto in uno Stato dell’Unione Europea, è possibile richiedere il risarcimento dei danni direttamente all’assicurazione del veicolo che ha causato l’incidente, attraverso la procedura del sistema di risarcimento diretto.
In base alla convenzione di Vienna del 1968, il risarcimento dei danni causati da un sinistro stradale all’estero deve essere regolato dalla legge del Paese in cui è avvenuto l’incidente. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni per i cittadini europei, grazie alla direttiva europea 2009/103/CE, che prevede un’armonizzazione delle normative in materia di assicurazione RCA a livello europeo. In particolare, se il sinistro è avvenuto in uno Stato membro dell’Unione europea, del SEE o della Svizzera, è possibile rivolgersi direttamente alla compagnia di assicurazione del conducente responsabile, che deve fornire un indennizzo in conformità alle norme del proprio Paese
Se l’incidente è avvenuto in un paese extra-UE, è necessario procedere con una denuncia alle autorità locali del paese in cui si è verificato l’incidente e, successivamente, contattare la compagnia di assicurazione italiana del proprio veicolo, fornendo tutta la documentazione necessaria, quali i dati dei veicoli coinvolti, le informazioni sulle assicurazioni e le generalità dei conducenti.
Che cos’è e a cosa serve la carta verde
Ci è sempre stato spiegato che sottoscrivendo la nostra polizza RCA italiana, comprensiva di Carta Verde, risultavamo tutelati anche in caso di incidente avvenuto fuori dai confini italiani, ma non ci siamo quasi mai chiesti cosa fosse questo fantomatico foglio di carta colorato.
La Carta Verde è un certificato internazionale di assicurazione che consente alle vetture di circolare negli stati esteri garantendo di essere in regola con l’obbligo della polizza RC auto: questo documento non è necessario nelle nazioni dello Spazio Economico Europeo (il cosiddetto SEE) del quale fanno parte tutti i 28 paesi dell’UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia, oltre all’Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco, San Marino, Serbia e Svizzera.
La carta verde è invece obbligatoria per circolare in:
- Albania,
- Azerbaigian,
- Bielorussia,
- Bosnia Erzegovina,
- Iran,
- Israele,
- Macedonia del Nord,
- Marocco,
- Moldavia,
- Montenegro,
- Russia,
- Tunisia,
- Turchia
- Ucraina.
Proprio per questo è importante sapere che in caso di incidente all’estero, per chiedere e ottenere il risarcimento danni bisogna tener conto del luogo in cui è avvenuto il sinistro e della provenienza dell’auto che lo ha provocato: a seconda dei casi infatti, è necessario seguire una diversa procedura.
Se durante un viaggio all’estero, in uno dei paesi che aderiscono al sistema Carta Verde, si resta coinvolti in un incidente stradale provocato da una vettura immatricolata e assicurata in uno degli stati dello Spazio Economico Europeo si può chiedere il rimborso dei danni subiti rivolgendosi alla compagnia di assicurazione estera del responsabile del sinistro facendo riferimento però al suo rappresentante in Italia (Compagnia mandataria).
Ovviamente la prima cosa da fare subito dopo il sinistro consiste nell’annotare con cura i dati identificativi dell’altro veicolo, a cominciare dal numero di targa: grazie alla tecnologia che oggi ci sostiene sarebbe importante scattare anche qualche foto che attesti il danno subito. Come in ogni sinistro avvenuto su suolo nazionale va compilato il modulo blu di constatazione amichevole, simile in tutti i paesi europei, verificando l’esatta corrispondenza con il modulo del conducente straniero.
La procedura a questo punto è ottenere le informazioni sulla copertura assicurativa del veicolo che ha causato l’incidente e lo si può fare mediante una richiesta al Centro di Informazione Italiano della CONSAP in due modalità: la prima prevede l’inoltro telematico della richiesta mediante il Portale Unico (http://portale.consap.it) mentre la seconda l’invio per email di un apposito modulo. In entrambi i casi bisogna indicare con estrema cura tutti i dettagli dell’incidente avvenuto.
Nel malaugurato caso in cui, a seguito degli accertamenti svolti presso il Centro di Informazione, il veicolo responsabile non sia identificato o non risulti assicurato, o la compagnia assicurativa straniera non abbia nominato il rappresentante in Italia o non abbia formulato risposta motivata entro 90 giorni dalla richiesta di risarcimento, l’interessato potrà presentare la propria domanda di rimborso all’Organismo di Indennizzo Italiano, che valuterà l’esistenza dei presupposti per il suo intervento sulla base delle leggi applicabili (leggi nazionali del paese in cui è avvenuto il sinistro).
Ancor più complicato (per non dire in salita) il caso in cui nell’incidente all’estero sia coinvolta un’auto immatricolata in Svizzera, poiché la Confederazione Elvetica non fa parte dello Spazio Economico Europeo (SEE): grazie però ad un accordo bilaterale tra i due paesi è sempre possibile rivolgersi al Centro di Informazione per conoscere il nominativo del mandatario in Italia della compagnia di assicurazione svizzera.
Purtroppo però quest’ultimo non ha nessun obbligo di fornire una risposta motivata nel termine di 90 giorni dalla data di ricezione della richiesta di risarcimento e non c’è neppure la possibilità di rivolgersi all’Organismo di Indennizzo in caso di assenza di risposta motivata.
La situazione più difficile in caso di procedura è purtroppo quella che vede responsabile in un incidente all’estero una vettura non immatricolata in uno dei paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE) perché non si può attivare la procedura standard con la richiesta al Centro di Informazione della CONSAP, ma bisogna seguire due alternative: la prima è inviare la richiesta direttamente alla compagnia assicurativa del veicolo estero responsabile mentre la seconda inviare la richiesta al Bureau nazionale del paese in cui è avvenuto il sinistro (per esempio in Italia l’organo competente è l’UCI, Ufficio Centrale Italiano, che opera come Bureau per l’Italia nell’ambito del sistema della Carta Verde).
Cosa fare se la vittima dell’incidente ha riportato lesioni gravi?
Se si è vittima di un sinistro stradale all’estero che ha comportato lesioni gravi, è importante ricordare che esistono convenzioni internazionali che tutelano i diritti delle vittime. In particolare, la Convenzione di Strasburgo del 1952 prevede l’obbligo dei Paesi firmatari di fornire assistenza e protezione alle vittime di incidenti stradali avvenuti sul loro territorio.
In caso di lesioni gravi, è fondamentale chiamare immediatamente i soccorsi e farsi visitare da un medico. In molti Paesi, è possibile richiedere il risarcimento dei danni causati da un incidente stradale direttamente alla compagnia di assicurazione del conducente responsabile, anche se la pratica può risultare più complicata se il sinistro è avvenuto in un Paese non europeo.
In ogni caso, è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto internazionale per ottenere un’assistenza legale adeguata e difendere i propri diritti. Questo professionista potrà aiutare la vittima a presentare la richiesta di risarcimento dei danni, a raccogliere la documentazione necessaria e a negoziare con la compagnia di assicurazione del conducente responsabile.
Sinistro stradale accaduto all’Estero con veicolo Estero
Se il sinistro stradale all’estero è avvenuto con un veicolo estero, è necessario tenere conto della competenza territoriale delle autorità di polizia e giudiziarie del Paese in cui è avvenuto l’incidente. In molti casi, la denuncia deve essere presentata alle autorità locali entro un certo periodo di tempo, a seconda delle norme vigenti nel Paese in cui è avvenuto l’incidente.
Inoltre, se il veicolo responsabile dell’incidente non è assicurato o se il conducente non ha fornito i propri dati, può risultare difficile ottenere il risarcimento dei danni. In questi casi, è importante rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto internazionale per valutare le possibilità di ricorso.
Sinistro stradale all’Estero con veicolo Italiano
Se il sinistro stradale all’estero è avvenuto con un veicolo italiano, la competenza territoriale delle autorità di polizia e giudiziarie italiane dipende dalle norme vigenti nel Paese in cui è avvenuto l’incidente. In molti casi, è necessario presentare la denuncia alle autorità locali entro un certo periodo di tempo, a seconda delle norme del Paese in cui è avvenuto l’incidente.
In ogni caso, è importante contattare immediatamente la propria compagnia di assicurazione per segnalare l’incidente e per avviare la pratica di risarcimento dei danni. Anche in questo caso, è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto internazionale per ottenere un’assistenza legale adeguata e per difendere i propri diritti.
Risarcimento danni sinistro stradale avvenuto all’Estero senza dinamica
In alcuni casi, può capitare che non sia possibile stabilire con certezza la dinamica del sinistro stradale. In questi casi, è consigliabile compilare una constatazione amichevole, indicando i dati dei veicoli coinvolti, la posizione in cui si trovavano e i danni subiti. Questo documento ha validità legale in molti Paesi, e può essere utile per la successiva richiesta di risarcimento dei danni.
In conclusione, un sinistro stradale all’estero può comportare una serie di problematiche, sia dal punto di vista medico che legale. Tuttavia, esistono convenzioni internazionali e normative nazionali che tutelano i diritti delle vittime e permettono di ottenere il risarcimento dei danni.
È fondamentale agire tempestivamente e rivolgersi a professionisti del settore, come avvocati specializzati in diritto internazionale e compagnie di assicurazione, per tutelare i propri interessi e ottenere l’assistenza necessaria.
Inoltre, è importante tenere sempre presente le normative del Paese in cui si è vittime del sinistro stradale e agire di conseguenza, rispettando le scadenze e le procedure previste.
Infine, un consiglio importante è quello di informarsi prima di partire all’estero sulle normative del Paese di destinazione, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti e agire con prontezza e consapevolezza in caso di sinistro stradale.